Ecco perché l'Italia va ritenuta la repubblica dei preti:
Una repubblica dei preti è tale se il clero ha influenza e/o peggio detiene una parte rilevante dei poteri economici, politici, mediatici al fine di ottenere privilegi e immunità.
Per questo nella laica Unione Europea esiste un solo stato che ha un concordato con il Vaticano: la repubblica dei preti (Legge n. 222/85).
Con il concordato l'Italia accorda al clero (cioè agli agenti del vaticano) privilegi e immunità, fra i quali: esonero dal servizio militare, facoltà di non collaborare con la giustizia, divieto di esproprio degli edifici "di culto", istituzione di scuole private sotto il controllo del vaticano, parificazione dei titoli di studio ottenuti nelle scuole di proprietà del Vaticano, divieto per le forze dell'ordine di irrompere negli edifici "di culto", riconoscimenti degli effetti civili ai matrimoni in chiesa... e poi ci sono i privilegi fiscali: in uno stato laico la chiesa si mantiene attingendo dalle tasche dei suoi fedeli, in una repubblica dei preti attinge invece dalle tasche di tutti.
8 x 1000: €1.500.000.000 riversati ogni anno dallo stato italiano, direttamente e indirettamente, nelle tesorerie del papa assieme a €500.000.000 annui che lo stato sborsa per mantenere gli insegnanti di religione voluti, formati e assunti dal vaticano. Parrocchie e associazioni: €500.000.000 pubblici riversati ogni anno da sindaci, regioni e enti pubblici nelle tasche dei preti + altri €500.000.000 per sostenere attività private come scuole, cliniche, viaggi del papa, servizi in TV, immobili, ecc.
Questi privilegi sono talmente assurdi che recentemente l'UE ha chiesto al governo italiano di chiarire perché mai la nostra repubblica finanzia corporazioni private facenti capo allo stato antidemocratico extracomunitario del Vaticano... no comment!
In uno stato di diritto il reato non può essere confuso con il peccato, ma in una repubblica dei preti invece si. Alcuni diritti che il vaticano nega al laico italiano sulla base di motivi di fede (cioè di egemonia mentale): accessibilità alla pillola del giorno dopo, forme di convivenza civile diverse dal matrimonio cattolico (esclusa la clausura naturalmente), libertà di morire dignitosamente per i malati terminali (eutanasia), fecondazione assistita e la ricerca medica riguardo le cellule embrionali, cerimonie funebri laiche dignitose, regolamentazione della prostituzione ecc...
Ma nella repubblica dei preti si può essere altresì criminalizzati, calugnati e diffamati senza limiti se ci si avvale di diritti tutelati da leggi dello stato come: abortire, essere gay e/o essere compassionevole con i gay, ritenere il monarca assoluto del Vaticano un ospite non idoneo in una università della repubblica, votare a un referendum e ovviamente anche mettere in dubbio la supremazia morale della chiesa denunciandone le ripetute e vergognose ingerenze verso lo stato.
E ancora privilegi, privilegi, privilegi...
Gli ambienti di pubblica rappresentanza espongono la bandiera nazionale se stiamo in uno stato laico, il crocifisso se siamo nella repubblica dei preti.
In una repubblica dei preti il papa è citato nei TG della TV pubblica ogni giorno, invece in uno stato laico solo quando fa notizia (cioè solo quando è indagato per favoreggiamento alla pedofilia o quando muore).
Nella repubblica dei preti vilipendire un prete è reato, mentre se un prete chiama "assassini" i giudici della repubblica che si pronunciano contro l'accanimento terapeutico è un "giusto".
in uno stato laico la gran parte dei politici sono laici, nella repubblica dei preti ci sono 8 palamentari laici contro 937 papisti o pronti a fingersi tali pur di entrare nelle grazie del papa re.
Alle ultime elezioni il PDL non ha candidato nelle sue liste nemmeno un laico, nemmeno quelli più popolari (tanto non si esprimono pià le preferenze!). Motivo trapelato dalle file del PDL: "I laici RAGIONANO creando problemi alla chiesa".
Passiamo ora ad esaminare quello che nel vangelo è chiamato "lo sterco di Satana", cioè il denaro, accumulato dal Vaticano: le curie facenti capo al vaticano possiedono il 22% del patrimonio immobiliare italiano. La banca del vaticano (la IOR) gestisce un patrimonio per l'ammontare di €6.000.000.000, le congreghe del vaticano gestiscono 3.300 alberghi in Italia per un giro d'affari di €4.500.000.000 annui, Radio Maria, avvalendosi anche di denaro pubblico, è divenuta l'emittente più potente della repubblica dei preti (per indottrinarti meglio!).
Per alimentare la propria egemonia il Vaticano ha istituito un gran numero di associazioni ecclesiali (cioè delle lobbies) che a loro volta influenzano, in un delirio clientelare, la politica ed i mass media, o si dedicano a collezionare aziende e cliniche. tali associazioni ricevono contributi dallo stato, privilegi, esanzioni fiscali che avvantaggiano l'impero economico vaticano sulla concorrenza. Ma ecco alcune tra queste "associazioni ecclesiali": Opus Dei, Comunione e Liberazione, Focolari, C. di Sant'Egidio, legionari di cristo, Azione cattolica, Compagnia delle Opere ecc. Da notare come queste "associazioni" vengono considerate alla stregua di movimenti filantropici nella repubblica dei preti... al pari di sette o di massonerie nel resto del mondo!
Ma tutto ciò è solo la punta dell'iceberg del potere che il Vaticano esercita sulla società italiana. Per avere una vaga idea della profondità oscura di tale potere basta esaminare più da vicino la IOR (la banca vaticana): la IOR ha sede nei sotterranei di una torre medievale in Vaticano: una banca senza insegna, occulta e occulti sono quasi tutti i suoi clienti. Più impermeabile ai controlli delle Isole Cayman, più riservato delle banche svizzere, nessuna tracciabilità. Della IOR non esistono che rare foto degli esterni. All'interno si fanno depositi in contanti o direttamente con lingotti d'oro. Recenti scandali hanno messo in luce come la IOR sia implicata con quasi tutte le associazioni criminali d'Italia! Ecco alcuni clienti della IOR indicati dai pentiti: Licio Gelli (p2), Totò Riina (Mafia), Fiorani ("Furbetto del quartierino") la GEA di Moggi (Calciopoli), Luigi bisignani (tangentopoli)... tutti hanno depositato ingenti somme rigorosamente a nero. nonostante il fetore di marcio esalato dai sotterranei del vaticano, la magistratura della nostra repubblica è impotente sul suolo nazionale Vaticano. La IOR continua impunemente a fare affari con i criminali italiani e nessuno può farci nulla!
In una repubblica dei preti la legge è uguale per tutti, si, ma l'applicazione della legge no.
"Abuso della credulità popolare", "circonvenzione di incapace", "truffa", "evasione fiscale", "violenza privata" ecc. tutti reati praticati quotidianamente all'interno della chiesa e mai perseguiti.
In Europa (in particolare in francia, Spagna e Belgio) personaggi delle "associazioni ecclesiali" sono stati giudicati e condannati per questi reati, da noi invece è impensabile anche solo indagare sulla chiesa!
Concludiamo con una frase scritta da un ex-prete pentito: "Chiamare la chiesa un associazione a delinquere a scopo di lucro e di plagio, è poco." don Amedeo gaetani, lettera all'associazione Axteismo, 2007.
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Subject: Italia: la repubblica dei preti. 
Sun Feb 01, 2009 2:50 am
Well, It looks nearly the same. It's funny because spanish people and italians anre able to speak togheter it their own language and they understand each other very well. Funny ^^'
